Non sono normale!

Normale: Che segue la norma, conforme alla norma, quindi consueto, ordinario, regolare.

Ho passato l’infanzia senza bambole, giocando a calcio con mio fratello e i suoi amici.

Scavavo buche nel terreno in prossimità dei formicai per vedere come vivevano le formiche, sperando di trovarvi all’interno dei piccoli divanetti, minuscoli lettini, o almeno delle stoviglie per preparare da mangiare per la truppa intenta alla partenza per la ricerca di altro cibo.

Salvavo le lumache con il guscio rotto dalla grandinata, le portavo a casa, adagiandole in una scatola per scarpe, allestita con tutti i comfort lumacosi e poi, non appena il guscio si riparava, le rimettevo in libertà sul prato, salutandole con un “ciao ciao” della manina.

Ho pianto, di un pianto disperato, quando mia zia, pensando di farmi cosa gradita, mi portò al circo. Non ressi alla vista dell’orso incatenato, vestito da pagliaccio e scappai via in lacrime.

Non sei normale!

Avevo 10 anni, in estate la zia mi invitò al mare, un mese in campeggio.

Il campeggio è una grande famiglia, persone che vanno e vengono, amici che si fermano a prendere il caffè, vicini che ridono giocando a carte. C’era un’amaca, le estremità erano legate a due degli alberi che delimitavano la nostra piazzola, creando una sorta di confine con quella del vicino.

Lui, il vicino, avrà avuto una quarantina d’anni, la pelle era ambrata per via dell’esposizione al sole, i capelli mossi e scuri, non troppo corti, gli ricadevano sulla fronte e si muovevano grazie alla brezza marina.

Gli occhi verdi, brillanti, mi guardavano mentre mi dondolavo sull’amaca.

Ricordo chiaramente il suo costume blu e il giorno in cui immaginai di sedermi sulle sue gambe, sentendo quel costume sfregare sul mio e le sue mani sulle mie cosce. Sapevo quanto fossero sporchi quei pensieri e desiderai crescere in fretta.

Non sei normale!

Crebbi.

Passai l’adolescenza rifuggendo tutto ciò che era caro alle mie coetanee: la musica da discoteca, le feste, i ragazzi.

Ascoltavo i Pink Floyd e i Led Zeppelin leggendo poesie.

Avevo due amiche, con loro facevo passeggiate interminabili per poi fermarci a leggere sulla sponda del fiume.

Si parlava anche di sesso, di quelle che a 14 anni erano ancora solo fantasie. Le mie amiche sognavano una prima volta romantica con le candele e tutti i cliché, il principe azzurro, l’uomo da sposare e vivere per sempre felici e contenti.

Io no, mi vergognavo dei miei pensieri, sognavo di venire legata e posseduta brutalmente. Non gliene parlai mai, ma conoscevo la risposta qualora l’avessi fatto.

Non sei normale!

Normale: In alpinismo, l’itinerario di salita più frequentemente seguito, e in genere il più facile, per raggiungere la vetta di un monte.

La mia vita non è facile, non la rendo facile, non seguo l’itinerario degli altri. Voglio sperimentare nuovi percorsi per arrivare alla mia vetta.

E no, decisamente non sono normale.

19 pensieri riguardo “Non sono normale!

  1. No, non è “normale” avere la forza di guardarsi dentro con coraggiosa curiosa onestà.
    Non lo è riconoscersi un lato oscuro, non lo è discostarsi dalle convenzioni perché solo lontano da esse talvolta approfondiamo i nostri reali desideri… No, non è “normale”.
    E fondamentalmente, non esserlo, importa assai poco.

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  2. Normalità? cos’è? Forse il sentirsi stranieri, da un sacco di persone pronte a criticare ciò che non conoscono?
    Il mondo, da sempre, è stato mosso da quelli che non sono normali. Eppure, vengono trattati, quasi, come eretici.
    L’importante però, è stare bene con se stessi. E, sinceramente, dubito che i “normali”, riescano a farlo.

    UmanoAlieno

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      1. Gia! Ma, certe volte, una “gita” può risultare appagante. E, magari, scoprire qualcun’altro come te, nella folla, può migliorarti la giornata 🙂 Come a me, scoprendo una che “non è normale” 🙂

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    1. Non mi trovi concorde, conosco uomini dotati di una sensibilità fuori dal comune, troppo spesso siamo noi donne a non avere fiducia in loro.
      Oppure semplicemente a volte si affidano i pensieri agli uomini sbagliati.

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      1. mia cara non so quanti anni hai. io ne ho qualcuno. ho sperimentato che difficilmente si può essere completamente vere con un uomo. bisogna capire chi si ha davanti e sapere cosa mostrare e cosa tenere celato. chiaramente è la mia esperienza, ma mi sembra di riscontrare in giro parecchie conferme.

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      2. Questo è un altro discorso, comunque è comune a tutti i rapporti interpersonali.
        Non gradisco molto i discorsi “noi donne” e “loro uomini”, prima di essere donna sono persona e mi rapporto con altre persone, quando trovo uno spirito affine mi apro… Per fortuna, anche se raramente, ogni tanto se ne trova qualcuno.

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      3. sicuramente gli spiriti affini non hanno sesso. neanche io faccio grandi questioni di genere. fatto stà che una differenza di genere, fortunatamente, esiste. tutto lì

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